Gibonni in concerto a Venezia – special guest Danilo Sacco che festeggerà sul palco i suoi 50 anni ed il coro Brodosplit
uno spettacolo inedito per il rocker più importante dei Balcani – Sabato 6 Giugno 2015 – Parco San Giuliano – Mestre (Ve)
Ingresso Libero – Inizio ore 19:00
“L’artista che il mondo deve sentire” LA Times
Gibonni torna in Italia per un evento unico. L’artista croato è uno dei nomi più importanti nella scena musicale dei paesi della ex-Jugoslavia e per l’occasione proporrà un omaggio alla città di Venezia con un concerto gratuito ed un programma unico, mai proposto fino ad ora.
Ospite speciale della serata, Danilo Sacco, artista italiano che non ha certo bisogno di presentazioni, per la sua carriera solista e per i suoi anni trascorsi insieme ai Nomadi, che ha accettato con gioia di partecipare all’evento che arriva nel mezzo del suo “Rivoluzione Tour”, in cui interpreta i suoi maggiori successi insieme ad altri classici della canzone d’autore italiana.
Gibonni e Danilo Sacco presenteranno per la prima volta dal vivo “Non Credere (She Said)”, singolo che è stato una hit in diversi paesi dei Balcani nell’estate del 2014, una ballad rock di grande classe il cui video è stato girato proporio tra Spalato e Venezia, e che ha unito due artisti con una grande passione per il rock .
L’amore per Venezia ha accompagnato Gibonni in tutta la sua vita, a partire dagli studi artistici, in particolare in scultura, ed in questa occasione ha voluto organizzare un evento per omaggiare la città. Il coro Brodosplit é uno degli ensemble vocali maschili più rispettati al mondo in ambito di musica corale sacra e non, prende il nome dai cantieri navali Brodosplit di Spalato una delle più importanti aziende croate, attualmente impegnata nella realizzazione del MOSE.
Zlatan Stipišić, questo è il vero nome dell’artista, proporrà i suoi classici in versione acustica, in un concerto quindi all’insegna delle sorprese. Nello show si alterneranno brani in croato ed inglese, come quelli tratti dall’ultimo album in studio, “20th Century Man”, realizzato con la produzione di Andy Wright (Simply Red, Simple Minds) e registrato tra l’Inghilterra, ai mitici Abbey Road studios, e la Croazia.
Link: www.gibonni.com www.danilosacco.it www.newmodellabel.com
Quando John Strada incontrò il Boss…
Non l’avrei immaginato solamente un anno fa, nei nostri primi incontri, al bar, a Vigarano Mainarda, un bar alla vecchia, con i biliardi ed MTV, ed i clienti particolarmnete attratti dallo schermo, tra un video di Rhianna e Shakira, ed un Ligabue che invece li riportava alle loro discussioni…
E dopo un anno John Strada è volato in America per suonare al Light Of Day, dove era annunciata la presenza di Bruce Springsteen, qui la cronaca dell’incontro, raccontato da John. www.johnstrada.it
“
Sono in aereo in ritorno da New York. É stata una settimana incredibile! Ho avuto delle soddisfazioni che mai avrei creduto di potere avere. Come molti di voi hanno detto si é realizzato un sogno. É stata un esperienza meravigliosa e lo é stata anche grazie a tutti voi che avete condiviso con me questi momenti. Sentivo il vostro calore, la vostra energia e la vostra sincera felicitá per le cose che mi stavano succedendo. Vi ho sentito coinvolti, partecipi della mia avventura e questo ha fatto una grande differenza per me. Mi avete fatto sentire di avere fatto qualcosa per tutti noi amici e non solo per me stesso. Ve ne saró sempre grato. Non avevo programmato di tenere un diario giornaliero su Facebook, ma é venuto spontaneo quando ho visto l’interesse di molti di voi. Quindi, voglio condividere con voi con piú dettagli la giornata del concerto di Bruce al Paramound Theatre. Mi é costata due ore di scrittura, ma credo proprio di doverlo a tutti quelli che mi hanno seguito in questo viaggio. Ecco qua, per chi vuole saperne di piú, é tutto scritto qua sotto. Vorrei ringraziare il mio meraviglioso compagno di viaggio e grande amico che, per motivi di privacy, é rimasto dietro le quinte ma che ha reso questo viaggio ancora piú piacevole e ha fatto un grande reportage. Seguiranno altre foto. Vorrei concludere con una citazione: “voglio dire solo una cosa a mia moglie che sta a casa: Paola, ce l’ho fatta !!!”
Il vinile è meglio?
Diverse volte, ascoltando in streaming dischi del passato, magari attraverso le casse del computer, è capitato di chiedersi, ma suonava davvero così male? Poi ti ricordi che si tratta di uno streaming, di un enconding di quarta mano e che la tua cassetta che ascoltavi con il walkman era fatta con più cura… Il vinile era meglio, ma anche la mia cassetta al cromo in cui avevo copiato “Tabula Rasa” dei Neubauten suonava in maniera fantastica, quasi fosse un nuovo master… Solo “Fear Of A Black Planet” in vinile era peggio…
De-Luxe Limited Edition 300 Gr Vinyl
Cristo è là
Non è una semplice canzone, nemmeno una semplice canzone di protesta o denuncia… ”
Cristo è là” è un brano dei Gasparazzo, dedicato a Federico Aldrovandi, ed il testo è un adattamento delle parole del padre, Lino, che abbiamo conosciuto insieme alla madre, Patrizia, al fratello Stefano ed a molte persone che sono state a loro vicine.
Il brano era in vendita nell’album dei Gasparazzo ma abbiamo deciso di lasciarlo libero, perché possa circolare, mettere radici e lasciare il segno.
Altro non voglio aggiungere se non invitarvi a leggere le parole di Lino Aldrovandi, ascoltare, scaricare e condividere il brano.
www.licenzaditortura.it perr tutti i casi di abusi e torture ancora impuniti in Italia
#vialadivisa
Esperienza unica
No, non l0 abbiamo fatto perché abbiamo visto i Wu Tang Clan, quando l’idea è nata non se ne parlava ancora, probabilmente l’hanno pensato prima loro o altri ancora prima di loro, noi però non lo sapevamo. Semplicemente ci piaceva l’idea di provare qualcosa di diversa, di far si che niente fosse dato per scontato, che anche il supporto fosse in qualche modo un’esperienza unica, non per fomentare mire di collezionismo, ma giusto come punto di partenza e riflessione sulla musica e sulla sua fruizione. Questo è il risultato.
I 3quietmen annunciano l’uscita di tre nuovi album “Perla” – con Stefano Battaglia
“Noir” e “Power”
dal 10 Giugno 2014 su tutti gli store digitali da New Model Label
“Perla” è disponibile in edizione super limitata, 8 vinili stampati in copia unica con una singola traccia dell’album ciascuno abbinato ad un acquerello di Dario Bruna
Il trio 3quietmen, Ramon Moro, Federico Marchesano e Dario Bruna,annuncial’uscita di tre nuovi album. Un doppio live estratto da due concerti eseguiti nell’ottobre 2013 negli spazi torinesi del creative collective Superbudda, chiamati “Noir” e “Power”, ed un concept album “Perla” con la collaborazione del pianista Stefano Battaglia. L’incontro con Battaglia è nato molti anni fa con il Laboratorio di Sperimentazione Musicale della Fondazione Siena Jazz e con Battaglia i 3quietmen hanno pubblicato nel 2008 l’album “Bartokosmos” (Auand Records – AU9018).
Il disco “Perla”è un concept album con otto composizioni originali, dedicate alle città fantastiche che nella letteratura sono state narrate da Omero fino ai nostri giorni. Per l’occasione sono disponibili in esclusiva otto vinili in unica copia autentica, contenenti ognuno un singolo brano del disco al quale verrà rilegata la tavola in acquerello realizzata dal batterista del trio, Dario Bruna raffigurante la città immaginaria narrata nel brano. Il lavoro di Dario Bruna complessivamente si compone di ventidue tavole in acquerello, una per ogni brano dei tre dischi e andranno a comporre i booklet digitali uniti ai tre album.
“Noir”e “Power”invece sono stati realizzati in un’unicaopen recording session al Superbudda Studio, dove il trio si è esibito in due set completamente improvvisati e diversi fra loro. Il primo “Noir”, con un’ambientazione più acustica, quasi da fumoso club parigino, il secondo “Power”, sound noise/psichedelico con tutta l’energia e la tensione dell’improvvisazione. Entrambi gli album sono stati registrati in presa diretta da Claudio Tortorici, che ha successivamente curato i missaggi e la masterizzazione.
Insieme dal giugno 1999, i 3quietmen debuttano insieme al Festival Jazz di Magdeburgo, per poi suonare in numerosi festival e club italiani ed europei in un percorso che li porta fino in Oriente, con una tourneè in Cina che si chiude nella splendida Concert Hall del Teatro della Città Proibita di Pechino. In parallelo alla loro attività come trio, collaborano con il pianista Stefano Battaglia, musicista di fama internazionale e artista consolidato da anni nella sfera ECM.
Discografia: Trump’n’drum’n’bass(CMC Records, 2005); Bartokosmos, con Stefano Battaglia (Auand Records, 2008); the quiet revolution (ControRecords/ New Model Label, 2012).; Perlacon Stefano Battaglia (New Model Label, 2014); Power(New Model Label , 2014);Noir (New Model Label, 2014)
Formazione: Ramon Moro – trumpet, fluegelhorn, fx, Federico Marchesano – bass, fx, Dario Bruna – drums, percussion, marimba
Io ascolto Commerciale
“Commerciale”, penso di avere sentito questo termine applicato alla musica alle superiori, dal più zarro della classe, che chiameremo Zarro, lo stesso da cui sentii parlare la prima volta di 883, e che di questa storia è solo una comparsa. Non ricordo il momento, nemmeno la situazione, ma la sensazione di sdegno si, la ricordo bene, e ricordo anche di averla provata altre volte che sentivo nominare il termine, utilizzato per definire un genere musicale, magari in qualche pubblicità alla radio per una mega discoteca del Lago di Garda, dove non mancava mai la sala commerciale. Una categoria di ordine economico per definire la musica, suonava alle mie orecchie come scandaloso, un oltraggio. All’epoca ascoltavo Metal, qualcosa di Punk, Public Enemy e Beastie Boys ed Alternative Rock, termine di comodo con cui, con un principio, questa sorta di “Alternativa” generica, come un manifesto di un partito politico, si racchiudeva un certo mondo musicale, fatto di gruppi come Soundgarden, Faith No More, Living Colour, Sonic Youth, Einstuerzende Neubauten, Thee Hypnotics, etc, insomma, quelli che trovavi su Rockerilla, tanto per intenderci. Rumore era ancora da venire, così come termini come Grunge, Post-Rock e forse anche … Indie! Un momento… Indie? Una categoria di ordine economico utilizzata per descirvere un genere musicale in base alla proprietà dell’etichetta che produce, se nelle mani di piccoli privati imprenditori o di multinazionali quotate in Borsa? Oops… a pensarci i nomi dei generi musicali sono davvero bizzarri, proviamo a racchiuderli in alcune categorie, giusto per il gusto di farlo.
Economia / Marketing: Commerciale / Indie / D.I.Y. / A.O.R.
Materiale: Rock / Metal /Electronic
Azioni: Dance /Thrash / Shoegaze /Break / Dub / Easy Listening / Beat
Luoghi: House / Garage / Ambient / Industrial / World / Lounge / Detroit / Country
Stati D’Animo: Blues
Lifestyle: Glam / Trash / Alternative / Classic / Traditional
Igiene, pulizia e cura del corpo: Punk, Grunge, Straight Edge
Nomi Di Pura Invenzione: Jazz, Ska, Gabber e forse qualche musica di origine caraibica o latino americana che prende il nome dal ritmo, oppure simpatici abbinamenti di difficile catalogazione come Electronic Body Music (E.B.M.) o Math-Core.
Sottogeneri: Curioso vedere come certi aggettivi ricorrano spesso, in più signficati. Hardcore significa sempre che è una mazzata, Post è alla premessa di qualcosa che si pone come superiore agli altri, con una certa presunzione di fondo… Mi fermo qui, non posso passare il tempo a catalogare il mondo, dall’Happy House al Funeral Doom ho una mia vita privata!
Due anni dopo
Il Terremoto in Emilia dalla voce di John Strada, dal cuore dell’epicentro, col cuore… e tra pochissimi giorni esce “Meticcio”, il nuovo lavoro in cui è contenuto anche questo brano! Il 17 Maggio scorso sono stato a XII Morelli, il paese di John per la presentazione del suo album ed ho trovato un’energia e una carica che non trovi nemmeno nelle più celebrate metropoli, oltre ad una capacità di organizzazione da grande club. Direi che se il terremoto non ha vinto è soprattutto grazie a queste persone…
La cultura è anche memoria e resistenza alle ingiustizie
Flexy Disc – cartoline da un’altra epoca
Il Flexy Disc è uno dei supporti meno celebrati di sempre, ed in effetti, nell’era in cui niente rimane inedito ed eslusivo il loro fascino è davvero ridotto. Ed infatti sono solo un pretesto per parlare di come sia cambiato il modo di accedere alla musica, di come potenzialmente Lady Gaga e la più oscura Black Metal band colombiana (a patto che il logo sia leggibile), possano essere raggiunti ed ascoltati con lo stesso sforzo, con un semplice click. Manca il percorso iniziatico, fatto di ascolti di trasmissioni notturne (per chi come me era fortunato e poteva raggiungerle) o letture di riviste che per essere comprese dal giovane ancora alle scuole medie ma già afflitto da bulimia musicale richiedevano almeno 5 o 6 numeri. Demo? Boh, cosa vorrà dire questa parola? Mettendo a punto un po’ di letture incrociate, qualche domanda a chi era più grande, pronunciata timidamente, per non fare la figura del pivello, ed il quadro prendeva forma, si delineava chiaramente. Generi, sotto-generi, nomi, dischi che solo cercavi di immaginare e che probabilmente non avresti mai incontrato in vita tua. Un certo sforzo ma non era certo questo quello che contava, poi la realtà era là fuori, nella vita quotidiana, di cui la musica era parte, anzi motore. Oggi non ci vuole nessun impegno fino a che la cosa rimane virutale, una b-side non vale niente, i Led Zeppelin come Miley Cyrus o i Jerry’s Kids … la differenza si gioca al di fuori.